Il lavoro su due piste/9

di Enzo Truppa

Lo scopo del lavoro su due piste è migliorare l’obbedienza del cavallo e la sua decontrazione, sviluppare l’impegno dei posteriori e, in tal modo, aumentare la riunione per raggiungere un equilibrio ideale e una grande leggerezza.

Si distinguono, nel lavoro su due piste, i seguenti movimenti :

  • Cessione alla gamba
  • Spalla in dentro
  • Travers
  • Renvers
  • Appoggiata

Cessione della gamba

La cessione alla gamba è un esercizio di ammorbidimento del cavallo teso a migliorarne la decontrazione, l’elasticità e l’obbedienza.

Durante l’esercizio, il cavallo deve rimanere leggermente flesso e, se la cessione alla gamba viene eseguita lungo la diagonale del maneggio, dovrà procedere pressoché parallelamente al lato lungo verso cui si dirige.

L’avantreno del cavallo deve sempre precedere leggermente il treno posteriore, mentre gli arti anteriori e posteriori del lato interno scavalcano e incrociano quelli esterni.

La gamba interna del cavaliere è posizionata leggermente indietro e con la sua pressione determina il movimento laterale del cavallo.

La gamba esterna ha la funzione di mandare il cavallo in avanti e, ove fosse necessario, di impedire al treno posteriore di sopravanzare durante l’esecuzione del movimento. La redine interna ha il compito di flettere leggermente il cavallo all’interno, mentre la redine esterna determina il grado di flessione voluto. E’ importante che entrambe le redini agiscano per regolare tempestivamente l’eventuale tentativo del cavallo di affrettare l’andatura, mentre il peso del cavaliere dovrebbe correttamente rimanere in asse con il baricentro del cavallo e pronto a muoversi nella direzione del movimento.

Spalla in dentro

La spalla in dentro è l’esercizio fondamentale di tutto il lavoro su due piste, presuppone già un certo grado di riunione (equilibrio) e va eseguita con una chiara flessione in tutta la lunghezza del cavallo. Se eseguita al trotto è molto importante che il cavallo mantenga l’andatura riunita per tutta la durata dell’esecuzione del movimento. Perciò particolare attenzione deve essere prestata al fatto che il cavallo sia flesso in maniera tale da permettergli di mantenere un ritmo regolare al trotto e non, come spesso si vede in pratica, con una eccessiva flessione dell’incollatura che in genere determina delle irregolarità nell’andatura.

Una perfetta esecuzione della spalla in dentro richiede un addestramento sistematico adattato all’abilità del cavallo, con l’avvertenza che tale movimento non dovrebbe essere praticato troppo spesso e per lunghi periodi. Al contrario questo esercizio andrebbe intervallato con delle richieste al cavallo di portarsi decisamente in avanti per ristabilire l’impulso che inevitabilmente viene un po’ compromesso dalla frequente esecuzione di questo movimento.

Nella spalla in dentro è la redine interna che conduce il cavallo verso l’interno della pista e dà la direzione del movimento, la redine esterna prende un contatto corretto e fissa il grado di posizionamento laterale del cavallo, mentre la gamba interna stimola il cavallo a andare in avanti flettendolo in tutta la sua lunghezza e la gamba esterna, tenuta leggermente dietro al sottopancia, supporta il movimento in avanti e agisce inoltre con un effetto di contenimento.

Questi aiuti “canonici” vanno comunque adattati alle reazioni individuali di ogni cavallo fino a raggiungere, come risultato finale, un contatto ideale con redini e gambe. Nell’esecuzione della spalla in dentro è di capitale importanza, anche quando si monta negli angoli, che il cavallo mantenga sempre la stessa angolazione rimanendo sempre nella posizione laterale assunta all’inizio dell’esercizio. Se il cavallo viene addestrato correttamente nella spalla in dentro a entrambe le mani, allora si saranno poste le fondamenta per tutti gli altri movimenti su due piste.

La condizione preliminare tuttavia è che il cavallo si muova correttamente e assolutamente dritto prima di cominciare qualunque tentativo di lavoro su due piste.

Se il cavallo, agli inizi di questo esercizio, mostrasse irregolarità nell’andatura, allora il cavaliere dovrà immediatamente ristabilire un corretto equilibrio nel trotto riunito, montando nuovamente su linee dritte e ricominciare il lavoro su due piste, per periodi piuttosto brevi, solo dopo che questo equilibrio sia stato ristabilito.

Travers

Nel travers gli arti esterni del cavallo incrociano e passano davanti a quelli interni. Il cavallo guarda nella direzione in cui si muove e, qualora si effettuasse il travers nell’angolo, gli anteriori percorreranno più spazio che non i posteriori. Per dare un’idea di massima della posizione laterale in relazione alla linea di movimento del cavallo, si può parlare di un’angolazione di circa 45 gradi.

Sia nel travers che nel renvers, che analizzeremo in seguito, si deve poter osservare la flessione dell’intera sagoma del cavallo; questo aspetto, di fondamentale importanza, implica che l’incollatura rimanga ben fissa al garrese e non risulti più flessa di quanto non sia flesso tutto il cavallo nella sua lunghezza.

Occorre sempre ricordare che il travers e il renvers devono essere eseguiti per periodi relativamente brevi poiché si tratta di esercizi piuttosto gravosi per il cavallo in quanto richiedono grande riunione e un accentuato grado di flessione.

Durante l’esecuzione di questo esercizio il cavallo deve sempre mantenere un trotto riunito regolare, cadenzato (cadenza dressagistica) e con una chiara tendenza a procedere con la stessa andatura che verrebbe mostrata allorché eseguita per linee dritte.

Renvers

Il renvers è il controesercizio del travers, questa volta con la groppa invece che la testa al muro. Il grado di flessione e il posizionamento del cavallo, così come la posizione della testa e dell’incollatura, sono esattamente gli stessi del travers.

Anche in questo movimento il cavallo guarda nella direzione in cui si muove, con la differenza che negli angoli questa volta saranno i posteriori a coprire più terreno rispetto agli anteriori.

Ciò che è stato sopra commentato per il travers si applica anche per il renvers.

Se un cavallo mostra segni di resistenza nell’esecuzione sia del travers che del renvers, non si deve imporre alcuna correzione durante l’esecuzione di questi esercizi, ma occorre tornare a effettuare una corretta spalla in dentro, tenendo sempre presente che il cavallo va innanzi tutto lavorato per linee dritte, in quanto l’eccessivo addestramento effettuato tramite il lavoro su due piste può causare, finanche al cavallo più esperto, una certa perdita di impulso.

Se il cavallo cerca di evadere il movimento accorciando l’andatura o rompendo al galoppo, lo si dovrà immediatamente riportare in una posizione di spalla in dentro montandolo decisamente in avanti. Il cavallo dovrà mostrare di muoversi nuovamente in un trotto corretto prima di tornare a eseguire il lavoro su due piste.

Particolare attenzione deve essere prestata alla corretta posizione dell’incollatura che non deve risultare flessa dal garrese alla nuca, ma deve corrispondere nella sua flessione all’intera curvatura del cavallo; vale a dire il cavallo deve flettersi nel costato grazie al corretto intervento della gamba interna del cavaliere.

Allorché si giudica una ripresa di dressage ad alto livello, il giudice dovrà valutare che venga richiesta una maggiore flessione al costato rispetto a quanto avviene in una spalla in dentro in riprese più elementari. Inoltre il giudice dovrà osservare che il cavaliere sieda nella corretta posizione e non con la parte superiore del corpo che tende a flettersi da un lato o addirittura facendo collassare l’anca interna. In ogni caso il cavaliere deve sempre seguire il movimento del cavallo tenendo le spalle parallele a quelle del cavallo e non, come spesso si vede, voltandosi verso la direzione del movimento.

Appoggiata

L’appoggiata è la figura del lavoro su due piste equivalente al travers e renvers allorché il movimento venga eseguito diagonalmente attraverso il maneggio mentre, se si effettua un controcambiamento di direzione nell’appoggiata, si parla di controappoggiata o cosiddetto movimento a zig zag.

Nell’esecuzione dell’appoggiata il cavaliere, e quindi anche il giudice, dovrà prestare attenzione a che il cavallo si muova liberamente in avanti su due piste con testa, incollatura e spalle sempre leggermente avanzate rispetto al suo treno posteriore. Il cavallo è flesso leggermente e guarda nella direzione del movimento e la sua posizione dovrà risultare quasi parallela alla linea dritta del maneggio.

Nel controcambiamento di appoggiata è segno di buon addestramento quando il cavallo mostra di cambiare rapidamente direzione con fluidità, per esempio dalla destra alla sinistra, conservando sempre lo stesso grado di flessione al costato e lo stesso trotto riunito senza alterazione della cadenza (dressagistica).

La gamba interna del cavaliere crea la corretta flessione e determina il movimento in avanti, mentre la gamba esterna influenza il cavallo nel dirigersi verso destra o verso sinistra a seconda della direzione dell’appoggiata.

Se si cambia da un lato all’altro e quindi si cambia la flessione corrispondente, il cavallo non deve, nel cambio di direzione, mostrare la groppa nella nuova direzione intrapresa. Nel caso il cavallo tenda a perdere impulso e cadenza (dressagistica) bisogna interrompere l’esecuzione di questi esercizi montandolo, senza l’uso della forza, con decisione in avanti per linee dritte per ritornare quindi agli esercizi di spalla in dentro, travers, renvers e di appoggiata solo dopo che l’impulso sia stato correttamente e prontamente ristabilito.

Errori che spesso si verificano nella esecuzione delle figure su due piste durante una ripresa :

CESSIONE ALLA GAMBA

– Cavallo troppo flesso

– Testa basculata

– Irregolarità nell’andatura

SPALLA IN DENTRO

– Perdita di equilibrio, irregolarità nell’andatura

– Flessione al costato insufficiente o irregolare

– Testa basculata

– Variazione di angolazione

– Incollatura troppo flessa e spalle non abbastanza in dentro

– Tracciato non rispettato

APPOGIATA

– Controflessione

– Perdita di impulso, di equilibrio e di ritmo

– Posteriori che sopravanzano il treno anteriore

– Irregolarità di andatura (da tenere conto anche nella valutazione del secondo e terzo punto d’insieme)

– Testa basculata

– Flessione al costato non soddisfacente

– Cavallo non parallelo al lato maneggio verso cui ci si dirige

CONTRO CAMBIAMENTI IN APPOGGIATA (ANCHE AL GALOPPO)

– Posteriori che sfuggono verso l’esterno o che precedono il movimento

– Inversione di direzione brusca

– Mancanza di simmetria delle appoggiate

– Numero inesatto delle falcate

– Cambio di galoppo non sincrono (nell’esercizio eseguito al galoppo)

– Mancanza di fluidità


Per rileggere gli altri capitoli del libro di Enzo Truppa:

Capitolo 1: DRESSAGE NELLA STORIA clicca qui

Capitolo 2: FONTI DELLE METODOLOGIE DI ADDESTRAMENTO clicca qui

Capitolo 3: PROFILO DEL GIUDICE DI DRESSAGE clicca qui

Capitolo 4: PROFILO DEL CAVALIERE clicca qui

Capitolo 5: PROFILO DEL CAVALLO clicca qui

Capitolo 6: CONCETTI DI BASE NEL DRESSAGE – Le andature clicca qui

Capitolo 7: ELEMENTI ESSENZIALI nell’addestramento e nel giudizio clicca qui

Capitolo 8: SVILUPPO DELLE FASE DI ADDESTRAMENTO clicca qui

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