Piroette al passo e al galoppo/11

di Redazione

Esiste nel dressage una corrente di pensiero, secondo la quale l’esecuzione delle piroette al passo sebbene vengano richieste in riprese di livello facile, in realtà comportano delle difficoltà e delle problematiche che sono comuni alle piroette al galoppo e questa è la ragione per cui la trattazione delle due figure viene affrontata nello stesso capitolo.

In effetti la piroetta al galoppo è uno dei movimenti più difficili da eseguire in dressage e generalmente reca con sé un coefficiente 2, influenzando quindi fortemente il punteggio totale raggiungibile dal binomio nell’esecuzione di una ripresa.

In una piroetta ideale, sia al passo sia al galoppo, il cavallo gira a 360 gradi (180 gradi nella mezza piroetta al galoppo e quella al passo) intorno al suo posteriore interno che mantiene l’andatura praticamente sul posto. Idealmente il raggio di questa volta dovrebbe essere uguale alla lunghezza del corpo del cavallo.

Gli aiuti per le piroette al passo e al galoppo sono molto simili, ma è opportuno insegnare le piroette al galoppo dopo che il cavallo sia già in grado di eseguire correttamente quelle al passo.

Va subito sottolineato che le piroette al piaffer, sebbene non  richieste in nessuna ripresa, vengono spesso presentate nelle riprese libere Kur e sono tenute in debita considerazione nella valutazione della parte coreografica e del grado di difficoltà nell’esecuzione della ripresa stessa.

PIROETTE AL PASSO

Come sopra già accennato, personalmente non concordo con la inclusione della piroetta al passo nelle riprese elementari di dressage e questa opinione è sostanzialmente condivisa da buona parte dei giudici. Infatti, una piroetta al passo richiede un certo grado di riunione e ciò fa comprendere che molti cavalieri che si cimentano in riprese di livello elementare non sono ancora in grado di richiedere al cavallo una riunione sufficiente per poter eseguire una corretta piroetta al passo; il risultato che spesso ne deriva è che il passo del cavallo finisce col deteriorarsi (laterizzazione).

Prima di procedere alla esecuzione di piroette al passo ci si dovrebbe assicurare che il cavallo sia in grado di procedere al passo con posteriori attivi, senza che il cavaliere sia costretto a usare aiuti “forti” con le redini per riunire il cavallo.

Nella fase di lavoro successiva si deve poter flettere il cavallo su entrambi i lati e, così facendo, si dovrebbe poter mantenere le tracce degli anteriori e dei posteriori sulla stessa linea.

La redine interna ha il compito di flettere il cavallo e indicare la direzione del movimento, mentre la redine esterna resta in contatto e regola l’entità della flessione richiesta al cavallo.

Il cavaliere dovrebbe sempre controllare se il cavallo è rilassato e decontratto, quindi se accetta un buon contatto con l’imboccatura, attraverso il rilascio della redine interna, per esempio per un paio di tempi al passo. Quando si cerca di flettere esageratamente all’interno il proprio cavallo il primo risultato negativo è che tenterà di resistere spingendo i posteriori verso l’esterno. La reazione di molti cavalieri è di controagire spingendo sempre più con la gamba esterna, costringendolo a muoversi in una posizione tipo travers. Il risultato sarà che il cavallo incrocerà con il posteriore esterno il posteriore interno e quindi non sarà in grado di mantenere la riunione richiesta; vale a dire non potrà portare peso sui posteriori con il risultato finale che la piroetta non sarà centrata intorno al posteriore interno del cavallo.

In una piroetta al passo ideale si dovrebbe osservare il posteriore interno del cavallo che procede al passo pressoché sul posto, mentre il posteriore esterno avanza leggermente in un piccolo circolo intorno al posteriore interno.

Solo quando il cavallo è in grado di procedere al passo in equilibrio, dritto e in leggera flessione, il cavaliere potrà applicare gli aiuti per farlo girare intorno al posteriore interno. Tali aiuti consistono nella redine interna che conduce il cavallo nella piroetta, risultando nel contempo leggera e pronta a concedere con una apertura della mano, mentre la redine esterna regola la flessione e supporta la riunione necessaria durante tutta la piroetta.

Il peso del cavaliere dovrebbe essere leggermente posizionato sull’ischio interno, mentre la gamba interna deve rimanere nella sua normale posizione (cioè in prossimità delle cinghie) ma pronta, se necessario, a spingere il cavallo in avanti. La gamba esterna invece resta vigile per prevenire sbandamenti della groppa verso l’esterno.

Si noterà che questi aiuti applicati in maniera coordinata consentiranno automaticamente al cavallo di flettersi leggermente verso l’interno.

Quindi per meglio focalizzare gli aiuti, puntualizziamo il fatto che la redine interna e il peso del cavaliere sono gli aiuti primari per cominciare la piroetta, mentre se il cavallo tende a buttarsi sull’avantreno durante l’esecuzione dell’esercizio pesando con la testa e l’incollatura verso il basso, sarà necessario regolare o controreagire con azioni di redine esterna.

Molti cavalli, specialmente se bene addestrati, tenderanno ad anticipare il movimento e iniziare le piroetta non appena il cavaliere richiede la flessione verso l’interno. La correzione, in questo caso, è quella di usare la redine esterna per mantenere il cavallo dritto sulla linea prima della piroetta; ciò che invece spesso si vede nelle riprese di dressage, e cioè il cavaliere che reagisce spostando il suo peso verso l’esterno, è da considerarsi un errore grossolano. Infatti il risultato di questi aiuti errati risulta un po’ conflittuale per il cavallo perché il peso gli richiede di girare verso l’esterno, mentre le redini (specialmente quella interna) e le gambe gli richiedono di girare verso l’interno della piroetta.

Va sottolineato che quando il cavallo esegue una piroetta al passo correttamente centrata, gli arti esterni, anteriore e posteriore, finiranno la piroetta su una linea approssimativa-mente lontana dalla linea di ingresso di una misura pari alla larghezza del corpo del cavallo. Va da sé che non è corretto che il cavaliere tenti di spingere il cavallo con aiuti laterali, tipo appoggiata, indietro verso il punto dove si era iniziata la piroetta.

©FEI/Leanjo de Koster
PIROETTE AL GALOPPO

Il punto cruciale di una piroetta al galoppo è avere ottenuto preliminarmente un galoppo riunito pressoché sul posto. Come ottenere un corretto galoppo riunito è stato discusso nel capitolo dedicato a questa andatura.

Solo quando il cavallo è in grado di eseguire un galoppo in grande riunione, preparatorio alla piroetta al galoppo, si potrà insegnargli l’esecuzione di tale figura.

Nella piroetta al galoppo il cavallo deve essere in grado di girare di 180 gradi (mezza piroetta) o 360 gradi (piroetta intera) mentre mantiene il galoppo riunito praticamente sul posto.

Uno dei sistemi per introdurre la piroetta al galoppo è quello di montare in galoppo, per periodi di tempo brevi, in un circolo di 20 metri o anche su linee dritte, richiedendo al cavallo una grande riunione per alcuni tempi di galoppo, senza alcuna esecuzione della piroetta. Attraverso questo esercizio si insegna al cavallo a rispondere agli aiuti di riunione, ma anche a non “buttarsi” nella piroetta per proprio conto senza attendere i comandi del cavaliere.

Allorchè sia il cavaliere che il cavallo avranno acquisito l’abilità necessaria per mantenere un galoppo molto riunito e corretto nella sequenza dell’andatura, allora si potrà procedere a eseguire la piroetta.

Così come per le piroette al passo, ci si deve assicurare che il cavallo abbia una leggera flessione interna alla nuca prima di cominciare la piroetta.

Il passo successivo è quello di insegnare al cavallo come iniziare e come terminare la piroetta e questo viene generalmente eseguito con le mezze piroette al galoppo.

Gli aiuti sono sostanzialmente identici a quelli descritti per la piroetta al passo. Montando per esempio su una linea diagonale, occorre riunire il cavallo in quello che abbiamo definito galoppo preparatorio alla piroetta (riunito), flettere leggermente il cavallo alla nuca verso l’interno e far si che gli arti anteriori girino con molta calma per un paio di tempi di galoppo verso il lato interno (in pratica occorre far girare le spalle del cavallo). Nel girare il cavallo tenderà automaticamente a flettersi verso l’interno della piroetta; dopo qualche tempo di galoppo nella piroetta si dovrebbe gradualmente riallargare il raggio della piroetta stessa per far sì che il cavallo mantenga il galoppo nella sua purezza e impari a uscire dalla piroetta su una linea dritta e in un galoppo assolutamente corretto nella sua sequenza.

È molto importante riportare il cavallo dritto e sulla linea scelta per effettuare la piroetta dopo averla eseguita, per preparare quella che è la figura che normalmente la segue e cioè un cambio di galoppo al volo. Se la mezza piroetta viene eseguita correttamente e con calma, si potrà lentamente incrementare il numero dei tempi di galoppo richiesti fino a effettuare un giro completo di 360 gradi.

La piroetta intera ideale viene eseguita con 6 fino a 8 folate di galoppo.

Contrariamente a quello che generalmente si pensa, occorrerebbe non eseguire spesso piroette di raggio molto piccolo poiché ciò comporta un lavoro pesantissimo che può affaticare il cavallo e dare origine a tensioni e rigidità. Ovvero il cavallo potrebbe perdere la corretta sequenza del galoppo e, in alcuni casi, buttarsi nella piroetta.

Un “cavaliere pensante” monterà quelle che vengono definite piroette di lavoro, vale a dire con un raggio leggermente più grande rispetto a quello di una piroetta ideale, ma mantenendo un galoppo molto riunito e vigilando in continuazione sulla corretta sequenza dell’andatura.

La qualità di una piroetta al galoppo dipende fortemente dalla preparazione della figura. In effetti, se il cavallo non reagisce ad aiuti leggeri, se non è rilassato e decontratto, se non è capace di riunirsi, non sarà mai in grado di effettuare una buona piroetta.

È anche vero che il cavaliere deve avere acquisito un grande senso dell’equilibrio in sella prima di essere in grado di dare aiuti corretti al cavallo nell’esecuzione di questa figura.

Un aspetto fondamentale da me spesso puntualizzato sia nella fase di addestramento sia nell’espressione del giudizio su una piroetta è quello che una volta che il cavallo abbia iniziato la piroetta in un corretto galoppo riunito, con tutte le premesse che sono state sopra elencate, il cavaliere dovrebbe montare decisamente il cavallo in avanti negli ultimi tempi della piroetta per far si che l’andatura venga correttamente mantenuta e il cavallo possa procedere su una linea dritta, alla fine della figura, in un galoppo della medesima qualità di quello espresso nella entrata e nella esecuzione della stessa.

ERRORI PIU’ COMUNI NELL’ESECUZIONE DELLA PIROETTA

Al passo :

  • – perdita della sequenza dell’andatura
  • – tendenza a indietreggiare
  • – perdita di equilibrio, irregolarità
  • – movimento eseguito su un diametro troppo grande
  • – perno (posteriore bloccato per uno o più tempi)
  • – testa basculata
  • – posteriore che sbanda

Al galoppo :

  • – tendenza a indietreggiare
  • – perdita di equilibrio, precipita
  • – perdita di impulso, posteriori uniti, irregolarità dell’andatura
  • – insufficiente abbassamento delle anche
  • – alterazione della messa in mano
  • – movimento eseguito troppo largo
  • – numero di folate insufficienti
  • – mancanza di flessione al costato

Per rileggere gli altri capitoli del libro di Enzo Truppa:

Capitolo 1: DRESSAGE NELLA STORIA clicca qui

Capitolo 2: FONTI DELLE METODOLOGIE DI ADDESTRAMENTO clicca qui

Capitolo 3: PROFILO DEL GIUDICE DI DRESSAGE clicca qui

Capitolo 4: PROFILO DEL CAVALIERE clicca qui

Capitolo 5: PROFILO DEL CAVALLO clicca qui

Capitolo 6: CONCETTI DI BASE NEL DRESSAGE – Le andature clicca qui

Capitolo 7: ELEMENTI ESSENZIALI nell’addestramento e nel giudizio clicca qui

Capitolo 8: SVILUPPO DELLE FASE DI ADDESTRAMENTO clicca qui

Capitolo 9: IL LAVORO SU DUE PISTE clicca qui

Capitolo 10: IL LAVORO AL GALOPPO – EQUILIBRIO INNANZI TUTTO clicca qui

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