Le interviste di Dressage.it: Elke Ebert

di Redazione

«Amo viaggiare e amo giudicare. È fantastico poter combinare queste due passioni». Elke Ebert siede spesso nelle giurie internazionali di tutto il mondo dove è sempre molto apprezzata. «Poi, finiti gli impegni di gara, aggiungo altri due o tre giorni e, già che ci sono, vedo il paese e la gente. Meraviglioso!»

L’entusiasta giudice tedesca vanta il record personale di essere la più giovane ad essere arrivata alle giurie nel suo paese. Dove la concorrenza di sicuro non manca e dove la qualità, di conseguenza, è sempre molto alta.

Elke ha superato l’esame da giudice di dressage a soli 23 anni. Un record dicevamo. Pari solo alla sua passione.

Elke Ebert è nata in una famiglia di produttori e riparatori di calzature tecniche speciali, soprattutto stivali da equitazione. Il nonno Erich Ebert produceva stivali di cuoio per la cavalleria e fondò il laboratorio di calzoleria e riparazione Ebert nel 1928. Si deve a lui e al papà di Elke se a soli 9 anni la bimba iniziò a prendere lezioni di equitazione a Berlino.

Inoltre, la frequentazione della bottega artigiana di famiglia la misero presto a contatto con icone dello sport equestre: un ottimo humus in cui impiantare e coltivare la passione di una vita. A 12 anni Elke ha il suo primo cavallo: un Trakehner polacco di nome “Ali”. Poi arrivano le partecipazioni alle gare, fino a livello avanzato.

Nel frattempo, il destino volle che il famoso uomo d’affari e mecenate Otto Schulte-Frohlinde (“‘Schufro”) decidesse di farsi realizzare delle calzature nella bottega Ebert e per Elke fu l’occasione per prendere lezioni dal famoso addestratore Herbert Rehbein nella tenuta Grönwohldhof di Schufro.

In seguito, i suoi trainer furono Holger Schmezer e Jürgen Koschel. Per molto tempo, Elke montò anche con Dietrich Schulze e Madeleine Winter-Schulze.

Lasciata la ‘militanza attiva’ in sella, Elke mette ora al servizio delle giurie più prestigiose la sua esperienza. Dal 2019 è giudice a cinque stelle sia per il Dressage sia per il Para-Dressage ed è stata in cabina in occasione di Campionati Mondiali Para e degli Europei. Il punto più alto della sua carriera di giudice finora è stato giudicare Valero ad Hartpury in occasione dell’ultima prova prima dei Giochi Olimpici del 2016.

Il focus di Elke nel giudicare è puntato sulla buona equitazione. «Quando vedo qualcosa di impreciso in rettangolo, per me è importante capire se sia il risultato di un cattivo addestramento o se il ‘momento’ è stato corretto da una buona equitazione. Per me la buona equitazione deve avere sempre un ruolo di primo piano. E questo lo si può capire meglio se lo si sente in prima persona, come se si stesse montando il grafico».

E qual è la sfida più grande nel giudicare? «Produrre armonia tra la qualità del movimento e la cavalcatura».

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