Giudici: Roma caput mundi

di Redazione

L’Nh Hilton a Roma è stata la cornice d’eccezione, dal 5 al 7 febbraio scorsi, per una delle massime espressioni del dressage mondiale. Ospitato dalla Fise, si è tenuto il meeting annuale dei giudici Fei a 5 stelle che nella due giorni capitolina si sono confrontati sui temi più tecnici inerenti la disciplina, stabilendo le linee guida per le giurie di ogni ordine e grado.

Un appuntamento che, a un passo dall’ingaggio olimpico di Parigi 2024, assume un valore ancora più significativo.

Appoggiandoci a un ‘insider’ d’eccezione, abbiamo chiesto a Enzo Truppa di raccontare quali sono state le principali tematiche approcciate dal consesso dei super-giudici.

«Innanzitutto va messa in evidenza la perfetta organizzazione Fise per l’evento. Barbara Ardu e le sue assistenti, Carlotta Blasi e Rossella Romano, sono state semplicemente eccezionali, al punto che abbiamo ricevuto pressoché da tutti i partecipanti mail di ringraziamento con toni entusiasti al punto da definire questo meeting giudici 5 stelle il migliore in assoluto mai organizzato. Sicuramente hanno influito la città di Roma (qui tutti sono arrivati qualche giorno prima per visitarla…) e i ristoranti che hanno allietato, la prima serata, in un locale tipico di Trastevere e con una vista stupenda sulla città la seconda serata.

K. Wust, M.C. Matthisen e St. Clarke hanno organizzato dei video (30 situazioni “critiche”) e ogni partecipante ha giudicato in autonomia tutte le situazioni mostrate in video, con discussione finale e valutando i voti dati da ciascuno di noi in comparazione con i voti e commenti attribuiti dai relatori. Questo “esercizio” valeva anche come “prova triennale” prevista dal Regolamento Fei (si fa un esame annuale su 50 domande divise in due sezioni e ogni tre anni giudizi pratici come, per l’appunto, in questa occasione).

Da notare che i relatori hanno accettato qualche differenza di voti (minime per la verità) evidenziati da alcuni di noi e con questo hanno superato l’osservazione su chi avrebbe esaminato gli “esaminatori”, quindi grande armonia e condivisione.

Le situazioni mostrate erano tutte per “casi limite” – L’intento era di avere tutti noi una linea comune condivisa su tali situazioni critiche (che peraltro avvengono sovente nei campi gara) per poi “passare” ai colleghi giudici quando tali situazioni si dovessero presentare in pratica.

Per la prima volta è stata invitata la veterinaria Rachel Murray per presentare una lunga relazione sul welfare dei cavalli e sull’impatto dei media su questioni tecniche, come ad esempio liberalizzare l’uso del filetto al posto del morso e filetto in Grand Prix – Relazione molto interessante. I rappresentanti dei vari enti riconosciuti da FEI, quali tecnici, cavalieri e organizzatori hanno esposto relazioni sulla loro attività – molto apprezzata quella del Sig. Klaus Roser che ha anticipato uno studio, con base scientifica, per evidenziare che l’uso del morso e filetto in Grand Prix non ha niente a che fare con il welfare del cavallo, mentre, ad esempio, consentire l’uso o meno degli speroni potrebbe essere ammesso senza problemi.

Infine Amahorse e allevamento Fonteabeti hanno offerto ai partecipanti bellissimi giubbini sportivi che sono piaciuti moltissimo. La Fise ha distribuito altresì gadgets molto eleganti e molto apprezzati.

Dopo questo meeting veramente spettacolare, chi ospiterà il prossimo avrà un bel problema…

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