Cartolina da Madrid

di Redazione

I cavalieri tedeschi sono stati i principali protagonisti della quarta tappa del FEI Dressage World Cup Grand Prix Freestyle Grupo Eulen Trophy all’Ifema Madrid Horse Week.

Un evento davvero spettacolare per la FEI Dressage World Cup Grand Prix Freestyle Grupo Eulen Trophy quello andato in scena a Madrid, che ha saputo richiamare una platea affollatissima e molto calorosa; tribune piene di spettatori che si sono goduti il meglio del dressage mondiale.

La vittoria della tappa madrileña è stata di Frederic Wandres con Duke of Britain FRH. Il tedesco, debuttante quest’anno con il team della Germania a Herning ha anche messo a segno il personal best grazie al figlio di Dimaggio, con ben 84,830 punti. «È una vittoria molto emozionante. Significa molto per me», ha commentato Wandres, che l’anno scorso è arrivato secondo a Madrid con Bluetooth OLD.

Il secondo posto è andato alla sua connazionale Helen Langehanenberg e alla cavalla Annabelle con una media di 80,035. Terzo posto per l’olandese Thamar Zweistra con il suo giovanissimo Hexagon’s Ich Weiss, di soli nove anni. Anche questo binomio ha ottenuto il personal best di 79,660.

I cavalieri tedeschi hanno vinto tre delle quattro tappe disputate finora in questa stagione e il risultato di Madrid lascia Wandres al settimo posto nella classifica della serie, dalla quale per la finale di Omaha si qualificheranno i primi nove classificati.

Le parole di Wandres-‘il vincitore’

«Come ogni persona competitiva, hai sempre le tue aspettative, ma non sai mai come andrai a finire perché anche gli altri sono dei combattenti. Sapevo che dopo il Gran Premio avevamo una situazione un po’ comoda perché avevamo già dimostrato di essere molto bravi. Oggi ho cambiato un po’ le linee del Freestyle, la musica era la stessa ma c’erano alcune nuove linee diverse con un grado di difficoltà maggiore, e ha funzionato molto bene . Siamo usciti con un personal best!».

Parlando del rapporto che ha instaurato con il Duke of Britain di Hof Kasselmann, Wandres ha dichiarato: «Ci conosciamo a fondo e, a meno che non esploda una bomba accanto all’arena, sappiamo di poter mostrare ciò che sappiamo fare, facendo emergere sempre i nostri punti forti, soprattutto nel piaffe».

«Sicuramente ogni giorno è diverso e bisogna lottare, credere in se stessi ma non si può mai essere troppo sicuri perché alla fine si commettono sempre degli errori. So che posso fidarmi di lui (Duke of Britain, ndr) e questo è ciò che rende unico il nostro rapporto».

Sempre parlando di Duke… «Per me significa tutto, ha creato la mia carriera e spero che non siamo ancora alla fine. Sento che è ancora possibile migliorare e oggi mi rende molto orgoglioso».

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