World Cup a Londra: Dujardin, who else…

di Redazione

Non c’è niente di più bello di una tappa della World Cup vinta in casa… Con queste parole, la 36enne Charlotte Dujardin ha salutato l’affermazione londinese in Coppa del Mondo che ha messo a segno ieri sera proprio in sella al suo cavallo di Tokyo, quel Gio che, oramai di proprietà di una sua allieva, l’ha comunque accompagnata nella quarta tappa del circuito mondiale.

E l’ha fatto mettendo a segno un freestyle che è ha ottenuto oltre che il favore della giuria – composta da Peter Storr, Susan Baarup, Stephen Clark (C), Raphael Saleh ed Eduard de Wolf, che l’ha messa all’unanimità prima con 89,040%-  anche quello del pubblico londinese, accorso apposta per vedere ancora una volta insieme questo riuscitissimo binomio.

Alle spalle di Charlotte e Gio, un altro binomio briannico. Quello composto da Charlotte Fry e Dark Legend (81,945%), mentre il terzo posto sul podio è stato appannaggio del tedesco Frederic Wandres con Duke of Britain (80,260%) che con questo piazzamento rimane saldo nel ranking mondiale Fei che lo vede primo con 65 punti.

La gara

Wandres, che monta per Hof Kasselmann, è stato il primo a rompere il muro dell’80% e se non fosse stato per un piccolo errore sui cambi a due tempi avrebbe potuto ambire a un punteggio anche maggiore.Terz’ultima in rettangolo, Charlotte Fry ha subito alzato il calibro con una straordinaria performance di Dark Legend, castrone di 13 anni con il quale aveva già dato ampiamente prova di sé conquistando il titolo all’European U25 Championship nel 2018.

Ma la grande attesa era tutta concentrata sul binomio ultimo a scendere in gara, Charlotte Dujardin e Gio che non hanno certo disatteso le aspettative. Il sauro ha dato l’impressione di calzare la gara come un guanto e nonostante i risultati già conclamati di Tokyo e di Hagen, ha mostrato che in virtù dei suoi soli 10 anni, ha ancora margini per crescere. La sua prova ha ‘vinto e convinto’, tanto da migliorare il punteggio olimpico: 10 dieci, e tutti gli altri 9 e 9,5 per quello che è stato definito dalla stampa britannico un piccolo capolavoro.

«È veramente un cavallo speciale – ha commento la Dujardin – Olimpiadi, Campionato d’Europa e adesso questa vittoria in Coppa, proprio a casa… A soli 10 anni è già una leggenda».

Non è previsto che Gio rimanga con la Dujardin fino alla finale della World Cup. È semmai intuibile il contrario visto che il cavallo dopo Londra torna sotto la sella di Annabella Pggley, la junior che a sentire la Dujardin-trainer ha numeri eccellenti per costituire un binomio eccellente.

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