A tu per tu con: Lisa-Caroline Bartz

di Liana Ayres

Lisa-Caroline Bartz ha 16 anni e abita a Cascais, in Portogallo.  Monta al Centro Hípico Da Costa di Estoril dove è seguita da Roberto Jesus e Raphael Saleh.

Lisa-Caroline è ‘figlia d’arte’ ed è proprio dalla passione di famiglia per i cavalli che scocca la prima scintilla… «Mio papa è stato campione di salto in Africa e quando avevo 12 anni, come regalo di Natale, sono arrivate due splendide puledre. Da lì ho iniziato a conoscere e amare il cavallo».

Quando le chiediamo perché il dressage, Lisa-Caroline ha le idee molto chiare.

«È stata la disciplina che mi ha attirato di più per la necessità di precisione e movimenti che devono essere in pura sintonia con il cavallo. Mi piace la sfida continua della precisione, che può verificarsi solo con la complicità di entrambi i componenti del binomio».

La sua prima istruttrice è Stefanie Meyer Bliss, mentre il suo binomio preferito della giovane Bartz è quello composto da Jessica Von Bredow e Dalaera. «Quando le osservo al lavoro, ho la sensazione di trovarmi di fronte al più appassionante dei balletti. Sembrano un solo essere in movimento. Mettono in evidenza, come se fosse una cosa naturalissima, una stupenda complicità che si traduce in armonia e precisione».

Nonostante la lode per Dalaera, potendo scegliere, Lisa-Caroline però in scuderia sognerebbe di avere Valegro.

Anche se molto giovane, Lisa-Caroline ha già un discreto show record, che illustra con una punta (giustificatissima) di orgoglio.

«La mia carriera? 4 anni di pony e di Campionati Europei… A parte le varie vittorie nei concorsi internazionali. Il mio momento più glorioso è stato quando sono riuscita ad arrivare alla finale con Derano B nel CH-EU-D-P 2019. E poi sono arrivata ad essere il numero 5 del ranking mondiale nel 2021».

Abbiamo chiesto alla giovane dressagista se, prima di entrare in rettagolo, abbia qualche preoccupazione specifica riguardo alla gara, ma la sua risposta esibisce una maturità sportiva che va ben oltre i suoi 16 anni…«Non ho grandi preoccupazioni al momento di entrare in rettangolo. Lotto solo per dare il meglio e avere con me il mio compagno cavallo nelle migliori condizioni possibili».

Proprio parlando dei suoi compagni di gara, Lisa-Caroline ci racconta quanto siamo speciali per lei. «I miei due pony, Derano B & Hemingway B quest’anno continueranno con mia sorella ma per me sono e rimarranno cavalli molto speciali. Derano è uno stallone, con tutte le caratteristiche di un cavallo fantastico. Hemingway è stato il mio primo pony e spesso lo monto senza sella e senza imboccatura. Siamo così in sintonia che facciamo riprese Fei bareback e bridless… Per quest’anno prevedo di scendere in rettangolo con Diary Dream, un cavallo molto speciale e d’esperienza. Last but not least, ci sono poi i miei cavalli giovani Plesure Boy e Giccolo che stiamo preparando per un futuro progetto abbastanza ambizioso. Sono entrambi cavalli di 5 anni, con un carattere fantastico e movimenti secondo me speciali, che mi permettono di sentire sensazioni uniche. Francamente mi viene difficile evidenziare un cavallo di punta visto che sono pazzamente innamorata di ciascuno di loro. Naninho, Mingo, Plezy, Gicco… come si fa a scegliere…».

Chiediamo a Lisa-Caroline quale sia l’aspetto del dressage, come disciplina, che le piace di più e quale di meno. «Ciò che mi piace di più di questa disciplina è imparare a capire il cavallo e avere la sua attenzione e collaborazione per effettuare gli esercizi. Quello che apprezzo meno è vedere binomi fare gli esercizi con costrizione, con poca attenzione al benessere del cavallo».

In merito al tema ‘federazione’, Lisa-Caroline ha una sua idea e una sua posizione particolarmente equilibrata: «Penso che la Fise sia molto presente per lo sviluppo della disciplina e spirito di squadra. Cerca di coinvolgere i binomi in Italia e all’estero anche se la logistica non è sempre facile. Penso che debba continuare in questa direzione e lottare per un’etica di sport pulito».

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