Buon lavoro Enzo!

di Liana Ayres

Nell’ultimo anno abbiamo parlato moltissime volte delle Olimpiadi alle porte… Ora però sono davvero qui. Parigi 2024 è da giorni già in pieno fermento e l’attesa per il nostro sport sta per trovare una degna risposta. Molti seguiranno i rettangoli olimpici in Tv (clip my horse) e anche se non ci sono binomi italiani, sarà uno spettacolo di sport indimenticabile. Che vedrà in campo campioni stratosferici. Altri invece, i più appassionati o fortunati, saranno a Parigi e si godranno lo spettacolo dal vivo in una cornice – quella di Versailles – che già di per sé ha un fascino unico.

E un altro ancora sarà lì seppur non in sella, con le redini in mano. Stiamo parlando di un rappresentante del ‘made in Italy’ (anche in campo organizzativo per eventi memorabili) che con il ruolo di delegato tecnico Fei avrà il complesso compito di dirigere, approvare e vigilare su ogni aspetto del dressage a cinque cerchi: Enzo Truppa.

Con il ‘silenzio olimpico’ esteso un po’ a tutti (gli atleti possono ‘parlare’ solo con la stampa accreditata ai Giochi, per esempio) vige come sempre grande riserbo sugli aspetti del backstage ma alcuni giorni fa siamo comunque riusciti a strappare qualche ‘fotogramma’ di questi Giochi.

«A differenza di un Campionato del Mondo – ci spiega Truppa – le Olimpiadi hanno risvolti burocratico-organizzativi molto articolati. Ogni decisione che viene presa deve tenere conto dell’aspetto sportivo, ma anche di quello televisivo o della gestione del pubblico in loco e di moltissime altre variabili. È un ‘gioco’ a incastro molto complesso e quindi le procedure devono funzionale sinergicamente alla perfezione. Detto ciò, per quanto ci riguarda, l’avvicinamento a questi Giochi e i dettagli sono stati curati in un clima di eccellente collaborazione fin nel minimo dettaglio. Ho avuto modo di lavorare fianco a fianco con professionisti espertissimi che già conoscevo come Georg Fincke e Jean Morel, con referenti eccellenti in Fei come Catherin Norinder. Persone che oltre a una competenza organizzativa possono avvalersi anche di una vasta esperienza sul campo… La ricerca delle soluzioni migliori è stata per tutti noi un challenge per far sì che tutto sia impeccabile».

Alla domanda se potesse fornirci qualche dettaglio pratico, Enzo ha risposto per linee generali…«Sono temi abbastanza riservati. Lo impone l’organizzazione stessa dell’evento… Quello che posso dire è che abbiamo portato avanti alcune ‘bandiere’ sulla quali ci siamo trovati tutti immediatamente allineati. Per esempio, lo stesso draw che determina la visita veterinaria sarà anche quello dell’ingresso per la familiarization e per training. È stato programmato un flow dei cavalli che permetterà a ogni binomio di sapere in anticipo come e quando accedere ai campi, facilitando di molto il lavoro di tutti. In pratica una sorta di tabella dei tempi che – a garanzia anche che non si verifichino favoritismi di alcun tipo – scandirà i momenti di lavoro e gara a Versailles. I fotografi potranno fotografare solo con le macchine in modalità ‘mute’ anche a tutela dei cavalli».

Cercando di portare il focus sui concorrenti, l’unica cosa che abbiamo saputo è che tutti gli official risiederanno in un albergo a Versailles, così come gli atleti che hanno declinato l’invito a risiedere nel villaggio olimpico in favore di una accomodation più prossima alle scuderie e ai cavalli.

Update di viaggio

Mentre Enzo Truppa stava guidando verso la Francia, abbiamo avuto modo di raccogliere una sua ultima battuta prima che fosse ‘blindato’ dal perimetro olimpico…

«Non sono nuovo a organizzare e dirigere Grandi Eventi ma è la prima volta che sono il Delgato Fei a una Olimpiade. Sento il peso e il prestigio del ruolo e, come sempre, mi impegnerò affinché queste Olimpiadi siano ricordate dagli appassionati del dressage e dai cavalieri tra le più belle».

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