Herning 2022: l’oro di Danimarca

di Redazione

In testa ai pronostici dall’inizio, i danesi Nanna Merrald Rasmussen, Carina Cassøe Krüth, Daniel Bachmann Andersen e Cathrine Laudrup-Dufour sono stati all’altezza della sfida, conquistando l’oro a squadre sul terreno di casa agli ECCO FEI World Championships di Herning.

La Gran Bretagna di Richard Davison, Gareth Hughes, Charlotte Dujardin e Charlotte Fry ha combattuto fino all’ultimo respiro e ha concluso con poco più di un punto percentuale di distacco finendo il mondiale a squadre in argento. I campioni in carica della Germania si sono dovuti ‘accontentare’ del bronzo.

Il turno degli ultimi due atleti di ciascuna delle nazioni è stato combattutissimo: impossibile prevedere dove sarebbero andate le medaglie fino alla fine. Ma nonostante la pressione più intensa, i danesi hanno raggiunto l’obiettivo che si erano prefissati quando questi Campionati sono stati assegnati al loro Paese tre anni fa, conquistando per la prima volta il titolo mondiale a squadre.

Il calore del pubblico

La stella britannica e campionessa olimpica di Londra Charlotte Dujardin e il suo Imhotep hanno iniziato a scaldare gli animi già dal primo pomeriggio, mettendo a segno un 77,407. Quando la compagna di squadra Charlotte (Lottie) Fry ha prodotto una prova mozzafiato con Glamourdale premiata con 80,839, il Team GB è passato temporaneamente in vantaggio. 

Dujardin era entusiasta del cavallo che chiama Pete. «Ha fatto solo tre Gran Premi, è molto inesperto e non avevo idea di come si sarebbe comportato oggi. Ero così orgogliosa di lui, ho avuto un piccolo contrattempo ma è stato solo un errore di comunicazione più che altro. Amo assolutamente questo cavallo. Mi diverte tantissimo! Ha così tanta forza, così tanta espressione, vuole lavorare e compiacerti. Ora ha solo bisogno di abituarsi all’ambiente e di avere un po’ di tempo a disposizione» ha raccontato la fuoriclasse britannica.

Tuttavia, è stata la performance di Fry a sancire il posto della Gran Bretagna sul podio. L’espressione angelica della 26enne Fry nasconde nervi d’acciaio. Non si è tirata indietro quando si è trattato di dare il massimo in rettangolo, e Glamourdale ne ha assaporato ogni momento, lasciando a bocca aperta mentre accumulava punteggi massimi di 10 per gran parte del suo lavoro al canter.

«È un grande showman! – ha detto Lottie Fry.  – Eravamo nella nostra piccola bolla di sapone, ma quando la folla ha applaudito all’ultima linea centrale, lui l’ha adorato. Ha alzato la testa e ha fatto Wow!!!».

Il fronte danese

Nel frattempo Daniel Bachmann Andersen e Marshall-Bell hanno guadagnato 76,584 per la squadra di casa, quindi quando la compagna di squadra Cathrine Laudrup-Dufour è entrata nell’arena con Vamos Amigos sapeva esattamente cosa doveva fare. Aveva sentito il pubblico acclamare la spettacolare performance di Lottie Fry, ma non si è lasciata intimidire. Dice che la pressione le dà solo una spinta.

«La affronto da quando ho fatto il mio primo campionato a 11 anni e mi va bene. Mi porta solo più vicino all’obiettivo previssato» ha detto dopo aver messo in bacheca il punteggio più alto della gara con 81,863. Quello che serviva per portare la Danimarca sul gradino più alto del podio, ma solo con un vantaggio di 1,228% sulla Gran Bretagna, argento.

Isabell Werth e DSP Qantaz e Frederic Wandres e Duke of Britain FRH si sono assicurati il bronzo per la Germania, con un punteggio finale di 230,791 che li ha lasciati a meno di tre punti percentuali.

Cathrine e Vamos Amigos

«Sono riuscita a portarlo al massimo» ha dichiarato Cathrine Laudrup-Dufour.

«Ha avuto una stagione super finora. Da Neumunster in poi è andato tutto alla grande. A Lipsia (Longines FEI Dressage World Cup Final 2022 in aprile) è stato come avere una bomba sotto la sella, ma credo che quell’atmosfera lo abbia fatto maturare» ha sottolineato la Laudrup-Dufour.

«va bene così…»

La stella tedesca Isabell Werth ha partecipato a molti Campionati del Mondo nel corso della sua sfavillante carriera e ha dichiarato che lei e il suo team sono comunque molto soddisfatti della medaglia di bronzo. Il record del suo Paese non è secondo a nessuno, con 12 titoli in 15 edizioni della competizione a squadre. Ma è un momento di cambiamento con l’emergere di nuovi binomi e l’abbandono di altri.

«Non siamo venuti qui da favoriti e sapevamo che i danesi avrebbero vinto l’oro. Non eravamo sicuri delle britanniche, ma Charlotte è sempre all’altezza quando serve. Il campionato è stato davvero aperto ed è stato bello da vedere. Non siamo affatto delusi e sapevamo che quando siamo arrivati qui con cavalieri e cavalli nuovi sarebbe stato difficile. È stata una grande competizione e siamo tutti soddisfatti dei nostri risultati» ha dichiarato.

Tornando in Danimarca…

Questa medaglia d’oro significa molto per tutta la squadra danese. Nanna Merrald Rasmussen, che ha aperto le prove per la Danimarca ha messo a segno una grande prova con Blue Hors Zack, ha ammesso che non ha ancora preso coscienza del successo pieno. «Tremavo ed ero così tesa quando Catherine montava. Abbiamo visto la prova di Lottie (Fry) e sapevamo che Catherine doveva fare una ripresa eccezionale per ottenere l’oro. Portare finalmente a casa questa medaglia è fantastico!», ha detto.

L’unica volta che la Danimarca è salita sul podio del Campionato del Mondo di Dressage è stato nel 1982 a Losanna (SUI), quando Anne Grethe Jensen (Marzog), Tove jorck-Jorckston (Lazuly e Finn Sakso-Larsen (Coq d’Or) conquistarono il bronzo. 

«Siamo tutti entusiasti!», ha ammesso stasera la Chef d’Equipe danese Anne-Mette Binder. «Speravamo di fare una buona impressione e di ottenere un buon risultato qui a Herning per il pubblico danese ma anche per tutti coloro che sono venuti fino a qui. Sono davvero molto orgogliosa della mia squadra. Le aspettative erano alte e i nostri fantastici binomi le hanno soddisfatte!», ha aggiunto.

Delle 19 nazioni in gara, il Team Svezia si è piazzato al quarto posto, davanti ai Paesi Bassi, quinti, e al Team USA, sesto, e le prime sei nazioni si sono ora qualificate per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.

L’attenzione si rivolge ora al Grand Prix Special di oggi, per il quale si sono qualificati i primi 30 binomi del Grand Prix.

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Fonte Fei

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