Le interviste di Dressage.it: Ulrike Nivelle

di Redazione

Ulrike Nivelle non arriva da una famiglia con tradizioni equestri.  Né il padre, né la madre nel il fratello avevano alcuna prossimità con il mondo del cavallo. Eppure… Tutto accadde durante una vacanza in Italia a Ulrike aveva solo 4 anni… A 9 anni Ulrike inizia a montare ‘seriamente’ a Düsseldorf e a dodici arriva Schlingel, il suo primo cavallo.

Ulrike Nivelle ha studiato medicina e si è formata come assistente medico-tecnico. Nonostante l’impegno professionale però il suo cuore ha sempre battuto per i cavalli, lo sport equestre e per la passione del giudizio.

Ci vuole raccontare dove vive?

«Vivo in Germania, tra Düsseldorf e Aachen».

Quando e come i cavalli sono entrati nella sua vita? E dove e perché il dressage?

«Il mio incontro con i cavalli risale a quando ero molto piccolo. Ricordo che ero in vacanza con i miei genitori e ho detto loro che desideravo montare su un pony. Ecco, il virus dei cavalli è partito così… In Germania raggiungere il livello GP implica un percorso assai lungo. Si deve iniziare con il dressage di base e con il salto ostacoli. Credo sia stato circa 25 anni fa».

Cosa significa per lei il dressage?

«Per me il dressage significa armonia tra cavaliere e cavallo. Leggerezza, eleganza e plasticità».

Come si è sviluppata la sua carriera?

«È stato tutto piuttosto rapido… La Federazione tedesca, dopo il mio esame come giudice a livello GP, mi ha mandato subito al seminario Fei in Italia. Due anni dopo ho sostenuto in Belgio l’esame da Giudice a 4*. Qualche anno di esperienza ed ecco la qualifica 5*. È stato fantastico».

Ha qualche preoccupazione quando entra in cabina per giudicare una ripresa?

«Non ho preoccupazioni quando devo giudicare. Direi che a volte capita che sia un po’ nervosa prima di una gara importante. In ogni caso cerco sempre di fare del mio meglio».

Vuole raccontarci quali sono i suoi hobby?

«Sicuramente I miei cani. In inverno amo cucire oggetti carini come cuscine, borse e tutto ciò che è possible».

Ha qualche suggerimento in fatto di giurie per la Fei?

«No, Nessun consiglio per la Fei».

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