Le interviste di Dressage.it: Mariette Sanders

di Redazione

Mariëtte Sanders-van Gansewinkel, giudice Fei a 5 stelle, vive a Hoofddorp, in Olanda. La sua relazione con i cavalli è lunga una vita e inizia quando è ancora bambina. Fervente promotrice del dressage come sport che si compone in maniera integrante di ogni suo attore, ha risposto così alle nostre domande.

Come e quando ha ‘incontrato’ i cavalli? Dove e perché il dressage?

«Il mio incontro con i cavalli è avvenuto grazie alla mia famiglia, quando avevo 7, 8 anni. Ho avuto il mio primo pony a 11 anni. Al mio istruttore di quel tempo, il salto non piaceva, ed ecco spiegato come mai mi sono orientata verso il dressage».

Quando è diventata giudice di dressage?

«Nel 1983. Avevo 18 anni al tempo ed ero ‘a piedi’ a causa di un incidente equestre, una torsione dei legamenti del ginocchio. Così, su consiglio del compianto Jan Peeters, giudice 5* olandese, mi iscrissi al corso giudici…».

E come si si è evoluta la sua carriera in cabina?

«Nel 1983 sono diventata Giudice Nazionale. Attività alla quale, dal 1995, ho affiancato quella di Course Director e Mentor per giudici di dressage. Nel 1999 sono diventata Candidata Giudice di dressage Fei e nel 2003 prima FEI Young Horses Dressage Judge e poi Giudice Internazionale Fei. Nel 2007-2008 sono stata Team manager per la squadra olandese. Nel 2015 ho avuto il riconoscimento di giudice Fei 5 stelle».

Dal suo punto di vista, quale dovrebbe essere il rapporto tra i giudici e cavalieri, trainer, sponsor, media …?

«Un rapporto con maggiore rispetto e apprezzamento gli uni per gli altri. Insieme noi siamo lo sport».

Quando entra in cabina, ha qualche preoccupazione in merito al suo ruolo?

«No, in realtà no».

Ci dice qualcosa dei suoi hobby?

«Oltre alla mia famiglia (mio marito e le nostre due figlie), al lavoro (sono marketing manager) e al cavallo delle mie figlie, non rimane gran che di tempo… Mi piace cucinare e il buon cibo. Amo andare al cinema e so come gustarmi un buon libro».

Qualche consiglio alla Fei in merito ai giudici?

«Come ho accennato prima, insieme facciamo grande il dressage, il nostro sport. Cavalieri, trainer, proprietari, giudici e organizzatori. Dobbiamo continuare a lavorare insieme se desideriamo continuare anche a gioire di questo sport. Ecco. In questo la Fei può aiutarci».

Ti potrebbe anche interessare...

Lascia un commento