Le interviste di Dressage.it: Janet Foy

di Redazione

Popolarissima negli State, Janet Foy è un membro attivo del mondo del dressage americano. Giudice Fei 5 stelle di chiara fama, Janet viaggia il lungo e il largo per tenere i suoi clinic, sempre molto apprezzati

Dove vive?

«Vivo a Colorado Spring in estate e a Wellington, Florida durante la “stagione” invernale che va normalmente da novembre a marzo».

Come e quando ha incontrato i cavalli? E in particolare il Dressage?

«Il mio nonno Austriaco, grande fan della Scuola spagnola di Vienna, mi ha portato a prendere la mia prima lezione quando avevo 5 anni. Tuttavia, a quell’epoca vi erano disponibili solo lezioni di monta western, così cominciai proprio con quella disciplina ed esibirmi nel reining divenendo “La Ragazza del West” (ovvero regina del rodeo) mentre frequentavo la Scuola Superiore».

Janet, quando è diventata giudice di Dressage?

«Ho iniziato a conoscere il dressage a Oxford, Inghilterra, con Molly Sivewright alla Talland School of Equitation. Mio marito era un “Rodes Scholar” ed abbiamo vissuto in Inghilterra per tre anni. Ho un diploma in Marketing e Public Relations. Quando siamo ritornati negli USA, comprai un cavallo e parecchia gente, vedendomi montare, mi richiese di insegnare loro e addestrare i propri cavalli. Era nata una nuova carriera per me!».

Secondo lei quale dovrebbe essere la relazione tra i giudici e gli altri addetti ai lavori (cavalieri, istruttori, sponsor, media etc.)?

«Tutti gli addetti ai lavori sono egualmente importanti per il successo e propagazione dello sport. Occorre nutrire rispetto tra di noi, aiutandoci a vicenda. Non vedo alcun aspetto negativo provenire dai “media” nei confronti dei giudici o dei cavalieri. Perché il nostro sport rimanga disciplina olimpica occorre onestà intellettuale e intrattenere altresì le migliori relazioni».

È preoccupata quando si accinge a giudicare una ripresa di dressage?

«Le mie sole preoccupazioni attengono a possibili problemi del sistema di computer da noi utilizzato o che la mia segretaria di Giuria sia preparata con il suo compito, ma sono sempre stata fortunata potendo contare su eccellenti segretarie di Giuria».

I suoi hobbies?

«Mi piace leggere, cosa che mi aiuta nei tanti lunghi viaggi in aereo. Mi piace molto il giardinaggio, ma la mia passione è il Ballo, dove mi cimento anche in gara».

Qualche suggerimento alla FEI riguardo ai giudici di dressage?

«Mi auguro che la FEI continui a lavorare sul tema dell’addestramento e della fissazione di standards dei giudici. Amo i miei colleghi e mi fa molto piacere condividere con loro le nostre conoscenze tecniche quando chiamati a fare parte delle varie Giurie. Ritengo inoltre sia necessario incoraggiare i giovani che si affacciano a intraprendere la carriera di giudice di dressage».

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