Le interviste di Dressage.it: Isobel Wessels

di Redazione

Gentile, sempre molto cooperativa, spirito molto ‘British’, Isobel Wessels negli anni è stata spesso in giuria in Italia. E il suo lavoro è sempre stato molto apprezzato. Residente nella zona rurale dell’ Herefordshire, in quella parte degli Uk che è prossima al Galles, Dressage.it l’ha intervistata per condividere con tanti la sua piacevole conoscenza.

Mrs. Wessels, come e quando i cavalli sono entrati nella sua vita? E come mai il dressage?

«Da piccola letteralmente impazzivo per i cavalli, ma la mia prima ‘disciplina’ fu la danza classica. Ho iniziato a montare da teenager. Il mio primo lavoro vero è stato a Vienna, con i cavalli da dressage e sotto la guida dei bereiter della Scuola Spagnola. Inutile dire che sono stata immediatamente e irrimediabilmente conquistata dalla disciplina»

Quando è diventata Giudice?

«Ho iniziato a giudicare quando abitavo in Sud Africa (un’altra avventura…) negli anni ’80. Una volta rientrata in Gran Bretagna, gradualmente, passo dopo passo, ho progredito fino al livello Grand Prix. Nel 2000 dono diventata candidata giudice Fei. Nell’anno in cui ho smesso di montare, il 2004, ho superato l’esame per le quattro stelle. Nel 2011 sono stata promossa a giudice 5*».

Mrs Wessels, secondo lei che rapporto dovrebbe esserci tra i giudici e gli altri protagonisti della disciplina, cavalieri, trainer, sponsor, media…

«Credo che dovrebbe esserci una comunicazione ininterrotta e grandissima cooperazione. Tutti tendiamo verso gli stessi obiettivi e dobbiamo lavorare insieme per proteggere il benessere dello sport che ci ha rubato il cuore».

C’è qualche cosa che le mette un po’ di ansia prima di entrare in cabina per giudicare?

«Prima dell’inizio c’è sempre attesa e quel filo di emozione che ti stringe lo stomaco. Poi, appena il primo cavallo entra in rettangolo entro in modalità ‘osservazione e valutazione’. Non c’è tempo e spazio per niente altro. Commenti e voti… Facendo attenzione che ogni singolo movimento sia giudicato bene e rimanendo al massimo della concentrazione. So che devo fare il massimo del mio meglio perché il cavaliere e il cavallo che ho davanti lo meritano».

Quali sono I suoi hobby nel tempo libero?

«A parte tutto ciò che concerne il dressage, nel mio tempo libero amo ascoltare musica classica, il giardinaggio e fare lunghe passeggiate con i cani nella bella campagna inglese. E naturalmente trascorrere del tempo con il mio pazientissimo marito, che ha sempre supportato la mia passione per il dressage».

Mrs. Wessels, per finire, c’è qualche suggerimento che si sentirebbe di rivolgere alla Fei in materia di giudici?

«La Fei è diventata, negli anni, sempre più di supporto e avvicinabile dalle nuove leve di giudici. Tuttavia potrebbero esserci maggiori opportunità di formazione ai concorsi, sotto la supervisione di giudici esperti. Ora che il limite di età non c’è più, potremmo ritrovarci un patrimonio di sapere da giudici con grandissima esperienza. Ciò potrebbe aiutare moltissimo i giovani. Temo che al momento non ci sia la disponibilità finanziaria per impostare un percorso di questo tipo. Ma in futuro spero che ciò possa diventare realizzabile»

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