L’anima di WorldSoul

di Redazione

«WorldSoul Onlus nasce da un’anima pura e un cuore grande che pulsa di amore e passione infiniti per i cavalli, lo sport e il suo team. Il suo nome è Gea Sepe Einaudi che malgrado il suo cognome altisonante, si presenta come persona umile, modesta e di grandissimo altruismo e umanità. Lei è la radice di questo meraviglioso albero dai mille rami e foglie di diversa forma e colore, ma tutti collegati gli uni agli altri uniti dalla forte determinazione di crescere e migliorarsi ogni giorno che passa. La stima e la riconoscenza che noi tutti abbiamo nei suoi confronti è davvero infinita! È per noi un grande esempio di semplicità e generosità… GRAZIE DI TUTTO BOSS!😉»

È così che i ‘suoi’ descrivono Gea, colei da cui la bella esperienza di WorldSoul e di una sostanziosa fetta del paradressage italiano ha avuto origine…

Il suo amore per i cavalli non ha data. Gea Sepe Einaudi, classe 1980, ha imparato quasi prima a montare che a camminare. E della sua infanzia trascorsa in Argentina, nella splendida cornice della Pampas, ricorda le giornate vissute in sella a rincorrere sogni. Pronipote di Luigi Einaudi, secondo presidente della repubblica Italiana, la vita di Gea è legata all’equitazione a filo doppio. «Non solo perché i cavalli mi hanno cresciuta quando ero una bambina e formata come atleta. Ma anche perché mi hanno aiutato a sopravvivere in uno dei momenti più difficili della mia vita. Quando nel 2006 persi una persona molto cara e conobbi il buco nero della depressione».

È allora che Gea smette di fare gare, va in Brasile ed entra a contatto con una scuola di ippoterapia frequentata da bambini disagiati, cresciuti nelle favelas: «È molto difficile descrivere a chi non li ha mai vissuti il ruolo di questi grandi amici dell’uomo. Quello che può fare un cavallo è straordinario».

Quella parentesi di vita assistenziale, anche attraverso la riabilitazione equestre, rappresenta per lei l’inizio di un cammino che la riporta in Italia. Con lei fa le valige anche Zizifo Entegraro, un cavallo speciale che incontra proprio in Brasile e che diventerà la sua mascotte.

Nel 2016 nasce così WorldSoul Onlus. Non solo un’organizzazione senza scopo di lucro, ma un progetto sportivo senza barriere che ha come scopo quello di promuovere e sostenere il paradressage. Creando intorno agli atleti paralimpici del suo team ogni genere di supporto nel campo tecnico, veterinario, medico e organizzativo per partecipare ai loro sogni e accompagnarli verso i loro obiettivi. Si tratta di uno sport molto costoso e si fa fatica a trovare risorse e sponsor. 

«Abbiamo dato vita a questo progetto – spiega – spinti dal coraggio e dalla passione. WorldSoul Onlus aspira a diventare un punto di riferimento per il Para-Dressage nazionale e internazionale. Un polo d’attrazione per sempre più atleti a cui poter offrire la possibilità di sperimentare in prima persona che la passione e la voglia di arrivare sono sicuramente più forti delle evidenti difficoltà da superare. Crediamo fermamente che grazie a questo sport e al lavoro di squadra, si possa abbattere qualsiasi barriera e far diventare tutto SuperAbile!».

Testo e foto Press WorldSoul

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