La scommessa di Alessia si chiama dressage

di Liana Ayres

Alessia Volpini ha 18 anni e vive a Sarzana, in provincia di La Spezia. Il suo incontro con i cavalli avviene quando ha circa sei anni. A ‘trascinarla’ nel mondo equestre è la mamma, ma fin da subito Alessia pare trovarsi molto bene tra i piccoletti dei pony games, disciplina nella quale si scatena. E alla quale riconosce, oggi, un grande merito nella sua formazione. I pony games rimangono la sua disciplina elettiva per circa cinque anni quando la sua strada, a un certo punto, incrocia il rettangolo. Nella sua storia equestre, la giovane Alessia annovera due incontri importanti: Micol Siri e Anette Illum. È con loro che inizia a coltivare la passione per il dressage e un sogno: far sì che la sua pratica si diffonda anche in Liguria, regione in cui è davvero poco praticata.

Oggi Alessia monta al Centro Ippico 3Emme dove, da oramai 8 anni, la segue nel lavoro quotidiano Micol Siri. Insieme stanno portando avanti un progetto di diffusione del dressage in regione che sentono molto. E poi c’è il supporto tecnico, importantissimo, di Anette. Insomma, un gran bel lavoro a ‘sei mani’ in cui il rispetto reciproco regna. E da un bel po’ di tempo visto che questa bella collaborazione va avanti da 8 anni.

«Se a volte i risultati non arrivano, non è detto che sia sempre colpa dell’istruzione. Bisogna sempre saper scegliere persone corrette con un progetto finale che si condivide». Questo il saggio pensiero di Alessia.

I suoi cavalli

«Il primo cavallo che i miei genitori mi hanno comprato è stato un pony bellissimo. Forse troppo… Infatti per due anni ho per così dire combattuto contro il suo carattere» racconta Alessia quando le chiediamo di parlarci dei cavalli della sua vita.

Nonostante tutto, qualche risultato lo ottiene lo stesso: un secondo posto ai Campionati italiani per esempio. Da quanto ci racconta, il più le volte, durante le gare, il pony si divertiva alla sua maniera.

Ma Alessia riesce a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. «Quest’esperienza è stata fondamentale per il futuro, soprattutto nella scelta del cavallo giusto al momento giusto».

Il secondo cavallo le offre sicuramente maggiori soddisfazioni. Si chiama May, è alta 1,62, appena più di un pony, ed è figlia di un Frisone e un pony Shetland. «Per me è stata per me una “professoressa” impagabile. Vederla gareggiare e raggiungere gli stessi punteggi dei cavalli olandesi e tedeschi è stata una grossissima soddisfazione».

Con ‘la May’ Alessia partecipa a due Campionati d’Europa. Arrivando sesta assoluta e decima assoluta nella categoria Children individuale. E non è tutto. Vince anche un Campionato italiano Chidren e mette a segno un secondo posto. È May che le ‘regala’ il primo posto nella ranking list Mondiale .

Finita la categoria Children arriva EasyDeasy, il cavallo che attualmente monta.

EasyDeasy, soprannominato Evogue, è un castrone di 12 anni, figlio di Vivaldi.

Alessia Volpini con EasyDeasy

«Sono 4 anni che scendiamo insieme in rettangolo. Ho partecipato a quattro Campionati europei con piazzamenti di metà classifica. Ho vinto anche degli internazionali e quattro titoli italiani, due in categoria tecnica e due freestyle».

Alessia sta approcciando il passaggio di categoria verso gli young rider, sempre con lui… «Perché non è facile fare binomio con un cavallo e quindi se uno pensa di averne uno di qualità che ha margine di miglioramento, merita tenerlo e dedicarsi alla sua progressione tecnica».

Alessia ha anche due giovani cavalli. Uno di sei e uno di tre anni in addestramento dall’amica Claudia Ambiveri. «Sono scommesse di alta qualità per un futuro prossimo» ci spiega. «Il sei anni con sangue e movimenti bellissimi e il tre anni, figlio di Totò junior x Jazz, con un carattere impagabile che promette molto bene».

Contrariamente a quanto spesso accade, Alessia non ha un cavaliere di riferimento di cui sia innamorata. «Certo se devo scegliere un binomio, non posso che citare la Dujardin con Valegro. Un’equitazione corretta nel giusto rispetto del cavallo» ammette l’amazzone ligure.

L’importanza del corretto addestramento

Gettando uno sguardo complessivo sulla delicata relazione che governa un binomio, Alessia si mostra molto riflessiva e profonda nella sua analisi… «Più passano gli anni, più mi rendo conto che un cavallo mostra le proprie qualità quando viene addestrato in modo corretto. Naturalmente deve avere anche delle caratteristiche particolari. Ma un cavallo top, in mani sbagliate, rischia di rimanere un cavallo mediocre».

Quando deve scendere in gara, Alessia accusa un certo nervosismo. «Per fortuna quando monto a cavallo e entro sia in campo prova sia in gara mi passano tutte le preoccupazioni e sono molto concentrata».

Il dressage perché…

Del dressage Alessia ama la possibilità di migliorare il binomio con la dedizione e il lavoro. Ciò che invece non le piace riguarda il fatto che, a volte, i giudizi discordi nelle competizioni rimangono un punto di debolezza di questo sport.

«Penso che, grazie alla tecnologia, si potrebbe limitare una gran parte di giudizi personali. Forse a volte manca la volontà».

Interrogata su temi un po’ più ‘politici’, Alessia esibisce l’applombe della vera sportiva e glissa abilmente. «Non entro in merito… Negli anni l’Italia ha condotto le squadre ai Campionati europei in maniera corretta. Oggi se vogliamo crescere e ottenere dei risultati diversi bisognerebbe coordinare meglio il futuro».

Metodo, misura, programmazione e il doveroso ringraziamento a DeNiroo bots , Idee di Irene e Amelie, le aziende che credono in lei… Alessia Volpini? Non c’è dubbio. Un’atleta molto sul pezzo!

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