La bilancia entra nel regolamento (britannico…)

di Redazione

Argomento indelicato sotto le feste, tra cenoni e brindisi ma… anche la bilancia vuole la sua parte.

Dopo l’Australia, anche il dressage britannico sottoscrive l’impegno per un uso più etico dei cavalli nella disciplina. A partire dal peso del cavaliere che anche per i binomi della Union Jack non potrà essere superiore al 20% del peso di un cavallo in buone condizioni (valutazione riferita al condition score).

British Dressage si impegna a sostenere i più alti standard di benessere, salute e salute sia per il cavallo che per il cavaliere, e un principio centrale di questo impegno è la promozione di una partnership armoniosa”, si legge nel manuale dei membri.

“Per raggiungere questo obiettivo, il cavaliere deve avere la taglia giusta per il proprio cavallo che deve essere montato in modo adeguato. Il binomio cavallo-cavaliere deve essere equilibrato e il cavaliere non deve esercitare un’influenza eccessiva o limitare il naturale incedere del cavallo. Il cavaliere deve essere proporzionato al proprio cavallo, con la stabilità, l’elasticità e la forma fisica necessarie per adeguarsi ad andature armoniose”.

Il manuale aggiunge che, nel valutare la quantità di carico di ogni equino, si deve tenere conto dell’altezza e della taglia del cavaliere, nonché dell’età, del tipo, della forma fisica e del punteggio di condizione corporea del cavallo. La proporzione del 20% del peso del cavallo è quindi da intendersi come una linea guida generale.

Limite o nuova frontiera?

“È responsabilità dei soci (del British Dressage, ndr) assicurarsi di rispettare queste linee guida, nell’interesse del benessere degli equini”, si legge nel manuale. “Lo scopo di queste linee guida è assicurare una pratica equestre efficace e rispettosa del proprio cavallo. Non vuole assolutamente essere una misura per impedirla o limitarla”.

Secondo Jasom Brautigam, presidente di British Dressage, al di là delle percentuali suggerite dai veterinari della World Horse Welfare e al di là del responso della bilancia, si tratterebbe soprattutto di una questione di proporzioni, volte in primis a tutelare il benessere del cavallo.

«Ci sono molti fattori diversi da prendere in considerazione. La stabilità in sella, l’elasticità e la forma fisica del cavaliere… Così come l’età, il tipo, la forma fisica e il punteggio della condizione corporea del cavallo. In definitiva, il binomio deve essere equilibrato e il cavaliere non deve esercitare un’influenza eccessiva sul cavallo o limitarlo. Un concetto che, se ci si ferma a riflettere, è essenzialmente il senso del dressage».

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