Giovani Cavalli: energia, ingaggio e riunione. Pushing power & carrying capacity/6

di Enzo Truppa

Prima di tutto, prima di inziiare a parlare dei giovani cavalli, vorrei citare un famoso detto di Gustav Steinbrecht: “Monta il tuo cavallo calmo, dritto e in avanti”. Ma il montare un cavallo in avanti merita qualche riflessione nel contesto del dressage.

In effetti in una pista di galoppo o in un percorso di campagna ovvero in una gara di salto ostacoli a tempo, è più facile percepire l’essenza del movimento in avanti del cavallo, ma anche nel dressage occorre tenere ben presente che è altrettanto fondamentale tale aspetto.

In effetti ciò che sta alla base di qualunque disciplina equestre è, per l’appunto, la progressione del movimento in avanti e ciò non andrà mai dimenticato sia nell’addestrare che nel giudicare un cavallo di dressage. Il dressage non è niente di statico, sebbene molto spesso si assista a cavalieri che cercano di tenere i loro cavalli in una posa più o meno “formale” con eccessivo uso delle mani o mediante l’utilizzo di imboccature severe, contribuendo con ciò a inibire il desiderio innato del cavallo di portarsi in avanti.

L’impulso dressagistico (schwung in tedesco) viene principalmente generato dall’energia creata dal cavaliere e descrive il movimento del cavallo alla stregua di un arco che si tende per proiettare una freccia in avanti. Ciò implica l’oscillazione della schiena del cavallo e una evidente elasticità del suo movimento che tenderanno a perdersi quando il cavallo affretta.

Pertanto l’energia prodotta dal treno posteriore è la fonte principale della capacità propulsiva del cavallo, che dovrebbe idealmente (un giorno) divenire “capacità di portar peso” e non restare confinata all’iniziale “spinta in avanti” dei posteriori (comunque premessa necessaria per un giovane cavallo!). Quindi il concetto di impulso dressagistico (schwung) implica la capacità del treno posteriore di spingere il cavallo in avanti trasmettendo questa energia attraverso la schiena. La corretta espressione di questa capacità implica posteriori attivi, ingaggiati sotto la massa nonché il rilascio di energia propulsiva in avanti che si propaga attraverso la schiena, il garrese, l’incollatura, la nuca, la bocca per poi ritornare indietro nelle mani del cavaliere. L’aderenza a tutti gli elementi della scala del training porterà un giorno a raggiungere una riunione “ideale” che è in effetti la cima della piramide della scala del training stesso.

La riunione però presupporre la trasformazione, nel tempo della capacità propulsiva del cavallo in una capacità di “portar peso” attraverso esercizi specifici nell’addestramento del cavallo stesso al fine di ottenere una corretta “flessione delle anche e un maggiore ingaggio dei posteriori sotto il peso del cavaliere”. Il risultato visibile di tutto ciò sarà un “rilevamento relativo” e cioè un abbassamento del treno posteriore che favorirà una leggerezza del treno anteriore che favorirà l’esecuzione di tutte le figure riunite alla stessa stregua dei movimenti allungati che saranno caratterizzati da grande espressività e chiara tendenza a un “rilevamento relativo (cioè prodotto dalla flessione delle anche).

A volte si vedono dei giovani cavalli con fantastiche andature e magnifico impulso dressagistico, nonché buon ingaggio dei posteriori e ciò è sicuramente un ottimo punto di partenza perché un giorno tutto ciò possa trasformarsi in capacità di portar peso, ma tale trasformazione non sempre risulta agevole, a volte a causa di un non corretto addestramento e a volte perché il cavallo stesso non è in grado di raggiungere tale risultato per carenze fisiche o caratteriali.

Da quanto sopra ne consegue che vi può essere impulso dressagistico senza riunione, ma mai riunione senza impulso (schwung).

I Giovani Cavalli

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